Una lezione i fitness tonifica, una seduta dall'estetista rilassa... un appuntamento dal dentista può rivelarsi un'esperienza mistica, capace du aprire nuove prospettive sul mondo, permettendo di osservarlo da un punto di vista "inusuale"!
Come abbacchi diretti al macello si attende in solidale silenzio gli uni accanto agli altri in attesa ciascuno del proprio destino, ma la mente già percorre i bianchi corridoi dello studio e si prefigura scenari terrificanti con tavoli metallici coperti di strumenti di tortura, suoni striduli, gemiti di sofferente impotenza...
Inevitabile intraprendere un'attenta analisi della superficie epidermica del dottore che ci tiene il naso quasi infilato in bocca: nessuna piccola imperfezione, punto nero o ruga d'espressione sfugge al nostro occhio indagatore. Inermi e disarmati, con le unghie affondate nell'ecopelle turchese e un rivolo freddo che ci scorre lungo la nuca, ci prendiamo una piccola rivincita realizzando di godere di un punto di vista temporaneamente privilegiato: quando mai ci capita di poter scrutare "di sotto in sù" un altro essere umano, e scoprire che ha molti più peli nel naso di noi? o che radendosi ha saltato tutta un'aiuola di barba sotto l'orecchio? Comicità confortante!
Tuttavia il lusso di rilassarci troppo ci è negato: siamo in minoranza e il nemico che ci sovrasta riafferma subito la sua superiorità; a ristabilire le gerarchie arriva l'assistente che, quando meno ce lo aspettiamo, ci caccia in bocca un mini aspirapolvere con il quale ci risucchia la lingua e quant'altro le capita a tiro! oppure ci spara inaspettato un getto super concentrato d'aria fredda che ci fa gonfiare le guance come ai criceti e fischiare le orecchie come pentole a pressione! E, nascosta dietro l'anonimato della sua mascherina azzurra, rivela con occhi ridenti un'immensa soddisfazione per questo gioco carnevalesco... Proprio lei, che ci aveva accolti con aspetto amichevole, sguardo benevolo e gesti che avevamo preteso rassicuranti!
Eppure abbiamo bisogno di essere continuamente assistiti proprio da coloro ci torturano... Ce ne accorgiamo quando disgraziatamente la signorina "tutta occhi" si allontana dalla sua postazione, disertando il suo ruolo per sbrigare qualche altra incombenza, lasciandoci ad annaspare con il braccio del dentista infilato in gola fino al gomito, finchè siamo quasi in procinto di annegare nella nostra stessa saliva. Il tutto senza poter ovviamente chiedere aiuto! La fonazione è negata, il linguaggio abolito, solo rantoli e mugugni da autralopiteco!
Ma alla fine qualcuno ci salva, ricominciamo a respirare, sopravviviamo! Possiamo continuare a soffrire senza perdere i sensi mentre il dottore armeggia e trivella tra mascella e mandibola. E alla fine dobbiamo fare parecchia pena perchè ci viene sempre offerto il conforto di un bicchier d'acqua, anche se non ci è concesso di berla! Sgorga in un fiotto spontaneo da una simpatica fontanella, accanto al nostro orecchio sinistro... apparentemente senza bisogno di ordine alcuno. La poltrona- navicella spaziale su cui siamo imprigionati sembra godere di vita propria: una volta che ci siamo accomodati nel suo abbraccio veniamo fagocitati: capovolti, risucchiati, spolverati, risciacquati, abbacinati di luce al neon... è la quintessenza della tecnologia, capace di stravolgere il concetto di funzionalità e trasformare per sempre la nostra idea di "avere tutto a portata di mano"... Carto sarebbe comodo disporre a casa di un simile marchingegno! Attrezzandolo adeguatamente potremmo fare la polvere, metterci in piega i capelli, lucidarci le scarpe, asciugare i piatti e contemporaneamente sbattere le uova, stirare e lavarci i denti! Un notevole risparmio di tempo! Il tutto stando comodamente sdraiati!
Quando infine ci è concessa la grazia di serrare le fauci (incredibile quanto talvolta si possa desiderare di "chiudere il becco"!) si fa strada subdolo e sottile un pensiero ancora più inquietante di quelli tra i quali ci siamo districati fin'ora; all'inizio ci sfugge, ma diventa sempre più chiaro man mano che il sangue ricomicia a scorrere nella giusta direzione: vorremmo solo uscire dal tempio dell'igiene orale cavandocela con una aspersione benedicente di colluttorio... e invece abbiamo ancora un trauma da subire: il conto.
Per esorcizzare un'esperienza tanto sconvolgente non rimane che una cosa da fare: sfoggiarne i rusultati... e dunque SORRIDERE MOLTO!!!
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