Sì, questo mondo è piatto, e quanto
all'altro, frottole.
Senza speranza vado mansueto alla
mia sorte;
per ammazzare il tempo, aspettando
la morte,
fumo in faccia agli dei sottili
sigarette.
Su, viventi, affannatevi, o scheletri
futuri.
Me, l'azzurro meandro che verso il
cielo si torce
mi sprofonda in un'estasi infinita e
m'addorme
come ai morenti aromi di mille
bruciatori.
Ed entro nel fiorito eden dai sogni
chiari,
dove elefanti in fregola si
intrecciano alla fioca
danza delle zanzare, in fantasiosi
valzer.
E quando poi pensando ai miei versi
mi scuoto,
contemplo, il cuore pieno di dolce
gioia, il caro
mio pollice arrostito come un
cosciotto d'oca.
(Jules Laforgue, La sigaretta)
Cica, cicca e chica... Dal
latino cicus o ciccus, "pellicola sottilissima che avvolge i
semi dei frutti" o, nell'uso metaforico, "un nonnulla", "un
minimo"... Considerando l'origine comune, mi chiedo per quale delirante
scherzo etimologico si sia passati da "buccia" a "ragazza"
ma anche a "mozzicone"... ma non posso esibire una competenza
plurilinguistica sufficiente per ritenermi offesa dall'accostamento. In fondo a separare i tre concetti c’è non
solo una consonante ma nientemeno che la caduta dell'impero romano d'Occidente
(!)... con conseguente minestrone di lingue romanze.
In ogni caso, per i devoti del dio
Tabacco, l'associazione dell'immagine femminile alla sigaretta potrebbe non
essere così stravagante.

Certo, alzarsi nel cuore della notte
e trovare il proprio consorte chiuso in bagno, seduto sulla tazza in pigiama,
mentre si inebria di nascosto dei fumi di una Marlboro, è un po' triste...
Forse un tempo eravamo noi il motivo per cui si destava anelante... Però
diciamoci la verità: essere svegliate alle tre del mattino per fare
"Picci-picci" può essere piacevole per il primo anno di fidanzamento
(facciamo due?), ma non oltre! Dopo qualche tempo di menage coniugale il
sonno diventa un territorio sacro, il regno di una pace inviolabile... E il
nostro spasimante rischierebbe di vedersi ricambiato l'entusiasmo notturno con
una gomitata in un occhio!
Non possiamo negare che a confronto
con una consorte un po' lunatica, che si aggira per casa coi bigodini sulla
testa e la faccia coperta di argilla color ramarro, la sigaretta può offrire
almeno il conforto della stabilità e assicurare 8 cm di godimento, senza gli
svantaggi dei preliminari o delle sfuriate domestiche.

Ma non mi è ancora capitato di
vedere una sigaretta che faccia la spesa al supermercato, cucini, carichi la
lavatrice, organizzi feste di compleanno, pianga per film lacrimevoli, canti
sotto la doccia, litighi col navigatore satellitare in auto, addobbi l'albero
di Natale, faccia le ore piccole per cucire ai pargoli i costumi per la recita
scolastica... In fondo se 9 volte su 10 i mariti che "escono a comprare le
sigarette" poi tornano a casa, ci sarà un motivo!

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