mercoledì 29 febbraio 2012

gnocchetti con merluzzo, olive, pomodorini, limone e origano fresco


Ingredienti per 4 persone:
  • 800 g di gnocchetti
  • 300 g di merluzzo
  • 400 g di pomodorini
  • uma manciata di olive taggiasche
  • la scorza grattugiata di un limone
  • 4 spicchi d'aglio
  • 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • origano fresco (o secco se non disponete di quello fresco)
  • un peperoncino secco
  • sale

Fate imbiondire a fuoco basso l'aglio schiacciato in una padella con l'olio e il peperoncino; quindi eliminate gli spicchi, aggiungete il merluzzo spezzettato e fatelo dorare mescolando continuamente. Aggiungete i pomodorini tagliati a dadini e le olive, salate e proseguite la cottura per pochi minuti.
Cuocete gli gnocchetti in abbondante acqua salata; scolateli dopo un minuto da che saranno affiorati alla superficie dell'acqua e trasferiteli nella padella col sugo. Lasciate saltare gli gnocchetti per un minuto, aggiungendo all'ultimo momento la scorza del limone grattugiata e le foglioline di origano fresco.

 



domenica 19 febbraio 2012

petto d'anatra alla cannella e profumo di grappa, cous cous e agrumi



 
Ingredienti  per 4 persone:
  • 4 petti d'anatra
  • 300 g di cous cuous precotto
  • 2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
  • un bicchierino di grappa
  • un pizzico di cannella
  • un mazzetto di erba cipollina
  • la scorza di un'arancia e di un limone
Mettete i petti d'anatra in un ampio tegame dalla parte della pelle e accendete il fuoco (senza aggiungere olio) in modo che il grasso si sciolga; lasciate rosolare da entrambi i lati fino a che la carne non risulterà dorata, quindi sfumate co la grappa, aggiugete un pizzico di cannella e proseguite la cottura a fuoco medio e tegame coperto per circa 30 minuti, aggiungendo acqua di tanto in tanto per non far attaccare la carne.
Nel frattempo prelevate la scorza dagli agrumi, eliminando la parte bianca; sbollentatela in acqua bollente per un minuto e tagliatela a dadini piccoli.
Quando la cottura dell'anatra sarà quasi terminata, preparate il cous cous; mettete la farina in una ciotola e versatevi sopra acqua bollente leggermente salata in quantità sufficiente a coprire il cous cous; lasciatelo gonfiare, sgranatelo con una forchetta, mescolatelo e aggiungete le scorze di agrumi (ci stanno bene anche delle mandorle tagliate a lamelle o tritate) e lasciatelo riposare per qualche minuto.
Disponete il cous cous al centro dei singoli piatti, disponetevi sopra i petti d'anatra con il loro fondo di cottura, cospargete con l'erba cipollina lavata e tagliata a pezzetti e servite.







dinamicità femminile...

Ogni mattina una donna si sveglia e sa che dovrà:
  1.  caricare la lavatrice prima della 7.00 in modo che "si" risparmi energia (non si sa bene "chi" la risparmia...e a giudicare dalle bollette non giurerei nel risultato, ma è troppo presto per abbandonarsi a questi dilemmi!), e controllare che in nessuna tasca ci siano fazzoletti di carta, scontrini, o altro che potrebbe far assomigliare i vestiti ad una pecora centrifugata;
  2. innaffiare le piante prima che il sole sorga (se è estate) cuocendone le radici, o dopo l'alba (se è inverno) per non farle ghiacciare;
  3. ricordarsi di scongelare il coniglio per la cena, picchiandolo selvaggiamente sul tavolo per separarlo dal pollo con il quale ha stretto amicizia nel freezer restandovi incollato in un freddo abbraccio di carcasse viscide e pallide!
  4.  spazzolare i pataloni dai peli del cane e cucire il maledetto bottone che si è appena scucito tanto per farle dispetto vista l'ora;
  5. mettersi il mascara con i piedi mentre prepara la colazione per il marito che a letto grugnisce e minaccia la sveglia di defenestrazione;
  6. dare la pappa all'ipotetico cane e preparare l'eventuale figlio, facendo attenzione a non mettere lo zainetto al primo e il guinzaglio al secondo;
  7. tenersi da parte una buona mezz'ora per cercare le chiavi della macchina sparite e il cellulare rimasto rinchiuso in una delle sue diecimila borse, ovviamente senza suoneria in modo da rendersi irrintracciabile...
Infine potra persare: "Finalmente vado al lavoro a riposare!!!!"

martedì 14 febbraio 2012

tortelloni di radicchio e uvetta, gratinati alla scamorza affumicata



Ingredienti per 4 persone:

PER LA PASTA:
  • 200 g di farina 00
  • 2 uova
  • un pizzico di sale

PER IL RIPIENO:
  • mezza cipolla
  • 500 g di radicchio rosso
  • due cucchiai di uvetta
  • un cucchiaio d'olio
  • sale
  • un pizzico di peperoncino
PER IL CONDIMENTO:
  • 2 cucchiai d'olio (o 20 g di burro)
  • 200 g di scamporza affumicata

Preparate la pasta disponendo la farina a fontana sulla spianatoia, rompetevi dentro le uova e sbattetele leggermente con una forchetta, aggiungete un pizzico di sale e impastate addizionando poca acqua alla volta; formate la tradizionale palla di pasta e lasciatela riposare avvolta nella pellicola per 30 minuti.
Nel frattempo mettete l'uvetta a ridratarsi in acqua tiepida, lavate il radicchio e tagliatelo a listarelle; affettate sottilmente la cipolla e fatela stufare in padella con un cucchiaio d'olio, un poco d'acqua e un pizzico di peperoncino. Aggiungete il radicchio e l'uvetta, salate e lasciate cuocere per circa 10 minuti, quindi spegnete il fuoco, strizzate il radicchio per eliminate l'acqua che si sarà formata e lasciatelo raffreddare.
Stendete la pasta e formate tanti quadrati di circa 8 cm di lato, disponetevi al centro un poco di ripieno, chiudeteli a metà e poi unite i due angoli più lontani a formare i classici tortelli. Cuoceteli in abbondante acqua salata, scolateli al dente e trasferiteli in una padella in cui avrete fatto scaldare due cucchiai d'olio (o fondere il burro). Trasferite i tortelli in una teglia da forno foderata di carta, cospargete con la scamorza grattuggiata e fate gratinare in forno già caldo fino a che il formaggio non avrà formato una crosticina. 
Serviteli ben caldi.



domenica 12 febbraio 2012

risotto allo spumante con petto di quaglia brasato

Ingredienti per 4 persone:
350 g di riso
4 petti di quaglia
2 scalogni
3 bicchieri spumante
un bicchiere di vino rosso
1 litro di brodo vegetale
5 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
80 g di parmigiano grattugiato
farina q.b.
1 cucchiaino colmo di maizena
pepe nero

Fate rosolare gli scalogni affettati sottilmente in una padella con 2 cucchiai d'olio, quindi teneteli da parte e nella stessa padella fate tostare il riso fino a che risulterà appena dorato. Sfumate con lo spumante, rimettete nella pemtola gli scalogni e proseguite la cottura aggiungendo il brodo vegetale caldo un mestolo alla volta. 
Nel frattempo dividete in due i petti di quaglia, infarinateli e fateli rosolare in un'altra padella con il restante olio; sfumate con il vino rosso e proseguite la cottura aggiungendo poca acqua alla volta, a fuoco medio e tegame coperto per circa 20 minuti (più o meno il tempo di cottura del riso).
Quando il riso sarà pronto mantecatelo col formaggio grattugiato e disponetelo in piatti individuali; ponetevi sopra i petti di quaglia (uno per piatto); addensate la fondo di cottura dei petti di quaglia con la maizena sciolta in una tazzina d'acqua tiepida e versatelo su ciascun petto di quaglia. 
Servite il risotto ben caldo, cosparso di pepe nero.






sindrome domenicale...

Sono allergica alla domenica... l'ho sempre trovato un giorno piatto, banale, atono... come il finale scontato di un film... Non mi piace l'idea di alzarsi al mattino e avere davanti una giornata scandita da rituali, pranzi, convenevoli.
Perciò ci sono cascata anch'io nella trappola dello shopping domenicale! Ma siccome non sono normale, invece di transitare da un negozio di abbigliamento all'altro, preferisco chiudermi in qualche supermarket, sognando le ricette dellla settimana seguente...
Sono entrata in quella categoria di persone perennemente maledette dalle commesse: quelle che vanno a fare la spesa alle 8.30 del mattino, che fanno coda alla cassa per pagare un mazzetto di salvia, o che alle 19.00 scoprono di non avere il limone per le cozze e corrono all'alimentari ritardandone la chiusura. Ancora non sono arrivata al punto di fare la spesa la sera della Vigilia di Natale, ma se continuo così il passo sarà breve!!!
Dunque oggi, come quasi tutte le domeniche milanesi mi sono imbacuccata bene bene, munita di collant da elfo (supercoprenti e lilla!), maglioncino, maglione, pile, sciarpa di pelo (la pelle di foca non l'avevo, altrimenti avrei indossato anche quella) e mi sono avventurata tra gli scaffalli della mia "boutique" preferita (d'altronde in frigorifero avevo solo insalata e uova... e inventarsi una cena con questi ingredienti non sarebbe stato uno scherzo!).
Ovvialemente arrivata alla cassa ho scoperto di aver dimenticato a casa le borse della spesa (quelle comode comode di Ikea, che si piegano su se stesse 15.000 volte, in modo che in borsa ce ne stanno tranquillamente venti!)... e siccome sono contraria alla follia delle borse biodegradabili da 10 cent l'una... mi è toccato infilarmi il coniglio nella borsa da passeggio, lo stracchino nella tasca dei jeans, caricarmi le braccia di ortaggi, tenere una busta di rucola in bocca e salire su una metrò piena di "distinte signore" uscite a passeggio per far respirare i visoni, o di ritorno dal centro cariche di sacchetti Louis Vuitton, Gucci, Armani...fieramente abbracciata a un mazzo di broccoli come un ninfa dei boschi!!! Che immagine verdeggiante! Quasi primaverile! Mi sono guardata riflessa nei vetri della carrozza... e ho capito che NON-SONO-NORMALE.... ma mi piaccio così!!!!
Buon lunedì a tutti!!!! Il giorno più bello perchè pieno di prospettive per tutta la settimana (ecco che i lavoratori mi maledicono!).

venerdì 10 febbraio 2012

millefoglie di polenta fritta, gamberetti, pomodorini e zucchina croccante

A casa mia le stagioni non esistono... D'altronde in questi giorni ho trovato al supermercato le fragole!!! Molto belle tra l'altro...se poi sapessero d'acqua non potrei dirlo: a scoraggiarmi è stato soprattutto il prezzo! In ogni caso, ormai si trova tutto, sempre... basta essere disposti a pagarla cara e la primavera è sempre a portata di mano... Anche senza le rondini!!! 
In questo momento di crisi (e in generale sempre, perchè i soldi preferisco spenderli in modo più interessante che non investirli a fondo perduto in 4 fragole probabilmente acquose) sono riuscita a portare un po' di solarità estiva in cucina con un piatto che mescola terra, mare e polenta, freschezza, colore e gusto!!!

 

Ingredienti per 4 persone:
  • 100 g di farina di polenta gialla
  • due zucchine
  • 300 g di mazzancolle o gamberetti freschi
  • 200 g di pomodorini ciliegini
  • origano (se lo trovate fresco meglio)
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • olio di semi di arachidi per friggere
  • pane grattugiato
  • sale
Preparate la polenta versando la farina a pioggia in mezzo litro di acqua bollente leggermente salata e mescolando per tutto il tempo di cottura (confesso di aver usato quella istantanea e di essermela cavata in 10 minuti!); quindi versatela un paio di coppapasta rotondi del diametro di circa 8 cm e lasciatela raffreddate peralmeno un'ora.
Nel frattempo lavate le verdure e sgusciate i gamberetti. Affettate le zucchine a rondelle e fatele rosolare in padella cn l'olio extravergine di oliva, salate e, un paio di minuti prima di spegnere il fuoco, aggiungete i pomodorini divisi a metà schiacciandoli leggermente (non devono cuocere ma solo spaventarsi col calore). 
Tenete da parte le verdure e, nella stessa padella scottate appena i gamberetti (o mazzancolle), sfumandoli col vino bianco; lasciate evaporare e spegnete il fuoco.
Riprendete la polenta ormai rassodata (se non lo è lasciatela dove si trova fino a che non sarà fredda e compatta!), estraetela dai coppapasta e, con un coltello, ottenete dei dischetti sottili, di circa mezzo cm, tagliando in orizzontale. 
Passate ogni dischetto nel pangrattato (l'umidità della polenta consente al pagrattato di attaccarsi anche senza uovo) e friggeteli in abbondante olio di semi di arachidi, aggiungendoli uno alla volta in modo che la temperatura dell'olio non si abbassi. 
Quando sarao croccanti, sgocciolateli, disponeteli su carta assorbente e preparate le porzioni individuali alterando uno strato di polenta, uno di zucchine disposte a ventaglio, qualche gamberetto, qualche mezzo pomodorino e di nuovo polenta, zucchine, gamberetti, pomodorini. Accontentatevi di due o al massimo tre strati per non far crollare le millefoglie prima che arrivino in tavola! 
Riscaldate in forno caldo a 150 gradi per una decina di minuti e servite cospargendo di origano fresco (o in alternativa secco... d'altronde ricordiamoci che è inverno!). 
Magari decorate il piatto con qualche metà pomodorino circondato da petali di zucchine...




giovedì 9 febbraio 2012

scaloppine di baccalà al latte e prosecco con polenta morbida

Dal momento che è ancora (notizia fresca fresca di tg) annoverato nel "paniere" degli italiani... utilizziamolo!!! Non è più il cibo povero di una volta, e con l'andar del tempo si è ben adattato a termine di paragone per indicare personaggi non proprio "brillanti" o dall'aspetto un po' "rigido"... i famigerati stoccafissi... i moderni baccalà! 
Ripropongo una versione personale del tipico "baccalà bianco" veneto che ho conosciuto grazie alla famiglia di mio marito e che ogni anno in settembre mi porta in devoto "pellegrinaggio" a Passarella (S.Donà di Piave)...

Ingredienti per 4 persone:
  • 800 g di baccalà già ammollato, diviso in 8 scaloppine
  • 250- 300 g di farina di polenta gialla (o bianca se la trovate)
  • una patata grande
  • 2 bicchieri di Prosecco
  • 2 bicchieri di latte
  • una manciata di olive nere
  • 4 cucchiai d'olio extravergine
  • peperoncino in polvere q.b.
  • sale
Sbucciate e lavate la patata, affettatela sottilmente con una mandolina e fatala sbollentare per un paio di miuti in acqua bollente, quindi scolatela tenendo da parte l'acqua di cottura.
Scaldate l'olio in una padella e fatevi rosolare le scaloppine di baccalà, quindi sfumate con il prosecco tenendone da parte solo mezzo bicchiere; quando il vino sarà evaporato aggiungete metà del latte e proseguite la cottura a fuoco basso con il coperchio per circa 15 minuti, aggiungendo poco alla volta l'acqua di cottura della patata.
Togliete i filetti di pesce dalla padella e teneteli da parte. Nella stessa pentola mettete le patate lessate, il rimanente latte e il restante vino, fate cuocere a fuoco moderato e tegame coperto (aggiungendo un po' d'acqua di cottura della patata stessa, se necessario) per altri 15 minuti, quindi passate tutto al mixer in modo da ottenere una crema.
Rimettete questa crema nella padella e immergetevi i filetti di pesce e le olive nere; lasciate cuocere a fuoco basso finchè la crema non si sarà ben addensata e i pesce non risulterà ben caldo.
Preparate la polenta versando a pioggia la farina in acqua bollente leggermente salata, cuocetela per il tempo necessario (si va da uno a 30 minuti per la polenta gialla, agli inevitabili 45-50 minuti della polenta bianca!!!), ma lasciatela molto morbida.
Versate la polenta sui piatti individuali, dispoetevi sopra 2 scaloppine di baccalà con la loro crema, spolverate con un pizzico di peperoncino in polvere e servite.
Una buona alternativa al solito brasato di carne per scaldarsi nelle giornate di neve!!!


Gente nel mondo

Uno spledido film dedicato ai volti, agli sguardi, ai sorrisi (e non solo, per la gioia degli occhi maschili!!!) che io e il mio compagno di viaggio e di vita abbiamo incontrato nel mondo....