mercoledì 20 giugno 2012

paccheri... strappo alla "Norma"




 
Ingredienti per 4 persone:
  • 350 g di paccheri
  • 400 g di pomodorini Pachino
  • una melanzana di media grandezza
  • 150 g di mozzarella per pizza
  • una manciata di olive taggiasche
  • qualche fogliolina di menta fresca
  • una cipolla 
  • due cucchiai d'olio extravergine d'oliva
  • un peperoncino secco
  • sale


Lavate la melanzana, asciugatela, tagliatela a cubetti e disponetela su una placca foderata di carta da forno e passatela sotto il grill per una decina di minuti, in modo che perda parte dell'acqua. Questo è un modo per alleggerire la ricetta rispetto alla versione tradizionale che prevede la rosolatura (o la frittura) della melanzana.
Nel frattempo affettate la cipolla e fatela imbiondire in una padella con l'olio e il peperoncino sbriciolato, lavate i pomodorini e divideteli a metà quindi aggiungeteli alla cipolla; aggiungete anche le olive, salate e lasciate quocere qualche minuto a fuoco vivo. A questo punto aggiungete anche la melanzana a cubetti e proseguite la cottura.
Cuocete i paccheri e scolateli al dente; trasferiteli nella padella e ultimate la cottura nel sugo, aggiungendo all'ultimo minuto la mozzarella a cubetti (quella fatta apposta per la pizza è meglio di quella da tavola, perchè rilascia meno acqua quando si scioglie), mescolado per farla fondere (volendo, visto che il forno è ancora caldo) potete dare una passata sotto il grill per fare gratinare il formaggio! (ma ricordatevi di coprire il manico della padella con della carta d'alluminio, altrimenti si scioglie! e di usare i guanti per tirarla fuori!).
Servite dopo aver cosparso con qualche fogliolina di menta fresca.


martedì 19 giugno 2012

"Se una notte d'inverno una Cuoca...."


"La cucina è la parte della casa che può dire più cose di te: se fai da mangiare o no (si direbbe di sì, se non tutti i giorni, abbastanza regolarmente), se per te sola o anche per altri (spesso per te sola ma accuratamente come se facessi anche per altri; e qualche volta anche per altri ma con disinvoltura come se lo facessi per te sola), se tendi al minimo indispensabile o alla gastronomia (i tuoi acquisti e armamentari fanno pensare a ricette elaborate ed estrose, almeno nelle intenzioni; non è detto che tu sia golosa, ma l'idea di cenare con due uova al tegame potrebbe metterti tristezza), se stare ai fornelli rappresenta per te una penosa necessità o anche un piacere (la minuscola cucina è attrezzata e disposta in modo da potertici muovere con praticità e senza troppi sforzi, cercando di non fermartici troppo ma anche di poterci stare non di malavoglia). Gli elettrodomestici stanno al loro posto d'utili animali i cui meriti non possono esser dimenticati, anche senza tributar loro un culto speciale. Tra gli utensili si nota qualche estetismo (una panoplia di mezzelune di grandezza decrescente, quando ne basterebbe una) ma in genere gli elementi decorativi sono anche oggetti utili, con poche concessioni al grazioso. Sono le provviste che possono dirci qualcosa di te: un assortimento d'erbe aromatiche, alcune certo d'uso corrente, altre che paiono star lì per completare una collezione; lo stesso si dica per le mostarde; ma sono soprattutto le collane di teste d'aglio appese a portata di mano a indicare un rapporto coi cibi non distratto o generico. Un'occhiata al frigorifero può permettere di raccogliere altri dati preziosi: nei palchetti portauova c'è rimasto un solo uovo; di limoni ce n'è solo mezzo e mezzo secco; insomma, nei rifornimenti esseziali si nota qualche trascuratezza. In compenso c'è crema di marroni, olive nere, un vasetto di selsifis i scorzobianca: è chiaro che nel fare la spesa ti lasci attrarre dalle merci che vedi esposte, più che avere in mente ciò che manca in casa.
Osservando la tua cucina dunque si può ricavare una immagine di te come donna estroversa e lucida, sensuale e metodica, che mette il senso pratico al servizio della fantasia. Qualcuno si potrebbe innamorare di te solo a vedere la tua cucina?..."

(Italo Calvino, "Se una notte d'inverno un viaggiatore")

lunedì 18 giugno 2012

filetto di branzino in crosta di pistacchi con peperonata estiva agrodolce

Ingredienti per 4 persone:
  • 4 filetti di branzino del peso di 200 g ciascuno
  • 100 g di grandella di pistracchi
  • 2 peperoni rossi e 2 gialli
  • 1 manciata di olive taggiasche
  • 1 manciata di fiori di cappero
  • 4 cucchiai d'olio extravergine
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 2 cucchiai di aceto balsamico
  • origano fresco
  • sale e pepe
Per prima cosa lavate i peperoni, divideteli a metà, elimintate i semi e i filamenti bianchi interni; quindi metteteli in formo con il grill al massimo fino a che la pellicina non si sarà sollevata, quindi spelateli e divideteli in striscioline.
In una padella scaldate 2 cucchiai d'olio e fate imbiondre l'aglio schiacchiato; quindi eliminate gli spicchi e trasferite nella padella i peperoni, aggiungete le olive e i capperi, lo zucchero e l'aceto balsamico e proseguite la cottura per qualche minuto a fuoco moderato.
Nel frattempo pultite i filetti di pesce, lavateli e asciugateli, "impanateli" nella granella di pistacchi e rosolateli in un'altra padella con il restante olio. Fateli dorare e poi sfumateli col vino bianco. In alternativa potete cuocere il pesce in forno; in questo caso disponete i filetti su una teglia foderata di carta da forno, ricoprite con la grandella di pistacchi, irrotate col vino bianco e con un filo d'olio e cuocete in forno presiscaldato a 180 gradi per una decina di minuti...
Servite i filetti di pesce sopra un letto di peperoni caldi o tiepidi (a scelta), cosparsi di origan fresco e pepe a piacere. 


domenica 17 giugno 2012

bocconcini di rana pescatrice con zafferano e papavero



La Rana Pescatrice è un pesce tanto brutto quanto buono... acquistabile come "Coda di Rospo", perchè, a quanto pare, se ne vende solo la coda... cosa se ne fa del resto? Devo indagare! Carne bianca, soda, dal sapore delicatissimo... Per di più non ha spine, quindi è anche un pesce "pratico"!!!
Ingredienti per 4 persone:
  • 2 code di rospo dal peso di circa 800 g ciascuna
  • una bustina di zafferano
  • farina q. b.
  • 2 cucchiai d'olio extravergine
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 cucchiaio di semi di papavero
  • prezzemolo fresco tritato
  • sale e pepe


 Pulite il pesce eliminando la pelle e la spina centrale e la pelle, quindi tagliatelo in modo da formare dei bocconcini. Infarinateli e rosolateli in una padella nella quale avrete scaldato l'olio. Quando saranno dorati sfumate col vino bianco e proseguite la cottura per circa 40 minuti (questo tipo di pesce ci mette un po' a cuocere...), aggiungendo acqua (o brodo vegetale o di pesce) un poco alla volta per non fare attaccare irrimediabilmente i bocconcini alla padella! Dopo circa mezz'ora di cottura aggiungete lo zafferano disciolto in una tazzina d'acqua.
A cottura ultimata salate, pepate e cospargete con prezzemolo fresco e semi di papavero. Servite su un letto di fondo di cottura... una splendida salsina color oro!
Potete eventalmente accompagnare con degli asparagi al vapore e un filo d'olio d'oliva.