Quando ero piccola mi raccontavano favole uscite
dal frullatore ... Cenerenola e Biancaneve si contendevano il principe azzurro,
Cappuccetto Rosso litigava coi sette nani, Pinocchio rincorreva il
Bianconiglio... Perchè "stavano tutti nella stessa libreria... e quindi
dovevano per forza conoscersi"! Così sono cresciuta con le idee un po'
confuse... e forse è per questo che non sono molto ferrata per quanto riguarda
i rapporti di parentela.... Sono un ossimoro vivente: confusionaria ma
perfezionista, solitaria e socievole, riflessiva e chiacchierona, autoironica e
permalosissima. Faccio fatica a "starmi dietro" e ogni tanto non mi
sopporto. Mi sono sempre identificata col ghiro psicopatico di Alice
nel Paese delle Meraviglie: il simpatico animaletto squilibrato vive
dormiente in un'elegante teiera, e quando viene svegliato impazzisce
letteralmente e continua a dare i numeri finchè non gli si spalma della
marmellata sul naso ...
Anche io quando sono sull'orlo dell'esaurimento
nervoso mi chiudo in cucina e, se non ficco proprio il naso nei vasetti di
marmellata, mi immergo nei miei più o meno pericolosi passatempi, creando di creare (o disfare) qualcosa di buono o di bello.
Poi finisco con il bruciarmi la punta del naso cercando di far funzionare il caramellatore a gas, o mi tocca correre al pronto soccorso per farmi ricucire qualche pezzo (ho la tessera per i punti di sutura, come per il supermercato!) però devo dire che ne vale la pena, perchè fino a che non mi ferisco, mi diverto un sacco!
So che ci vuole coraggio per restare bambini in un mondo di adulti, per credere ai sogni anche quando tutti ci dicono che sono "impossibili", per assaporare il gusto delle cose piccole e tenere sempre accesa quella stravaganza che rende speciale la vita...
Poi finisco con il bruciarmi la punta del naso cercando di far funzionare il caramellatore a gas, o mi tocca correre al pronto soccorso per farmi ricucire qualche pezzo (ho la tessera per i punti di sutura, come per il supermercato!) però devo dire che ne vale la pena, perchè fino a che non mi ferisco, mi diverto un sacco!
"L'eleganza del gatto selvatico"....
Potrebbe essere il titolo della mia autobiografia, ma credo che risparmierò all'umanità questo flagello, riassumendo i punti base della mia personalità in quattro righe... Dotata di autostima incostante, perfezionista fino all'esagerazione e quindi ipercritica: non vedo perchè dovrei essere più tollerante con gli altri di quanto non lo sia con me stessa! La santità non mi si addice e la beatificazione non è mai rientrata tra le mie aspirazioni...
"Diventa chi sei", lo ha detto Van Gogh, e io sottoscrivo.
Amo i miei difetti, so chiedere scusa, ho una forza di volontà che mi vale il soprannome di "cutter piller" e la metaforica tutina da Wonder Woman. Non credo nell'amore eterno (perchè non sono cretina), odio il salmone, il caprino e l'avogado, mi intrustiscono le fontane, le voliere per uccelli e i bonsai; sono allergica alla domenica.
Mi piacciono invece il teatro, il bricolage,
le spezie e i conigli, i tacchi alti, le pentole e i bottoni vintage.
le spezie e i conigli, i tacchi alti, le pentole e i bottoni vintage.
So che ci vuole coraggio per restare bambini in un mondo di adulti, per credere ai sogni anche quando tutti ci dicono che sono "impossibili", per assaporare il gusto delle cose piccole e tenere sempre accesa quella stravaganza che rende speciale la vita...
Bibe, ospite lieve, la bruna tua reginetta di Saba
RispondiEliminamesce sorrisi e Rufina di quattordici gradi.
Si vede in basso rilucere la terra fra gli aceri radi
e un bimbo curva la canna sul gomito della Greve.
Montale
Complimenti, carissima!
Vincenzo
Rubino liquido è il Vino, e l'anfora n'è la miniera.
RispondiEliminaUn corpo è la coppa e n'è l'anima il vino;
e quel vristallo ridente di scintillante licore
è lacrima dove s'asconde sangue di cuore.
Bevi vino, ché vita eterna è questa vita mortale,
e questo è tutto quel ch'hai della tua giovinezza;
ed or che c'è vino, e fiori ci sono, e amici lieti d'ebbrezza,
sii lieto un istante ora, chè questa, questa è la Vita.
(quartine 46 e 47, Omar Khayyam)
Grazie di cuore
Nelle bottiglie a sera, l'anima del vino
RispondiEliminacantava:"O uomo, o caro sventurato,
dalla mia prigione di vetro e ceralacca
ti giunga una fraterna, luminosa canzone.
,,,,
In te infine cadrò, vegetale ambrosia,
grano prezioso gettato dall'Eterno,
perché dal nostro amore nasca la poesia
che verso Dio sprizzerà, come un ben raro fiore"
Baudelaire: L'anima del vino
che fare se una persona che beve vino fa fuori della realta'....e non dico troppo vino?
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