martedì 20 marzo 2012

Reportage di viaggio: Thailandia

Sono tornata!
Questa affermazione presuppone che fossi altrove... in effetti mi sono persa per un po' in un paese magico, ricco di cultura, natura, arte, religione, sorrisi e stranezze... Thailandia! 
E' stata una vera "avventura", iniziata già a Milano con la rottura della metropolitana in piazzale Loreto e conseguente perdita del treno che ci avrebbe dovuti portare all'aereoporto... Risolta la faccenda con una bella corsetta serale in viale Monza,  sotto la pioggia, con le scarpe estive (in previsione del clima tropicale) e carico di valigia e zaino PESANTISSIMO! Ritardi di treni e aerei italiani (che novità) a parte, siamo sbarcati in un paese incredibile!

Vero è che il fuso di sei ore e la notte saltata in aereo hanno contribuito a rendere le nostre impressioni ancora più "allucinate"... 

Per esempio per trovare l'albergo, distante 8 km dall'aereoporto di Bangkok (punto di partenza e di arrivo della prima parte del nostro viaggio: la parte centro- nord del paese) ci abbiamo messo un'ora e venti!!! Il nostro Tom Tom (aggeggio che personalmente detesto, ma che sto cominciando a rivalutare visto che in più di un'occasione ci ha salvati dal vagabondaggio più disperato!) ha perso la Trebisonda e non faceva altro che ripetere "Fai inversione a U" (con un tono che a me appariva sempre più indispettito e al quale mio marito -il driver della situazione, che già non si fida di farmi guidare a Milano, figurarsi in Thailandia con la guida a sinistra!!!!- rispondeva con minacce varie, tra cui la defenestrazione... va bhè, lasciamo perdere l'argomento sfida tra uomo e tecnologia!)... per di più in Thailandia pochissime persone parlano inglese (e quando lo parlano devo dire che la differenza rispetto al loro idioma non è così marcata... Tanto che rispetto a loro io mi sento una professoressa di Oxford!!!), quindi chiedere informazioni per strada non è servito ad altro che a farci mandare di qua e di là, in direzioni opposte per un'ora buona! Alla fine, disperati, stanchi e stravolti, ma speranzosi nel fatto di essere ormai nella giusta direzione, ci siamo imbattuti in un inglese accompagnato (non so a che titolo e non lo voglio sapere) da una ragazza locale...e abbiamo chiesto a lui se sapesse indicarci l'ubicazione l'albergo... Sottolineo che quando si arriva al punto di chiedere informazioni ad altri turisti significa che si è VERAMENTE disperati!... Ma i miracoli accadono, anche al di fuori della giurisdizione del nostro Dio... e guarda caso questo tizio (con compagna) era proprio ospite del nostro (ipotetico) hotel!!! Bhè... non ho saputo resistere: gli ho baciato le mani che reggevano la cartina sulla quale ci indicava la strada!!! (Sotto lo sguardo stupefatto della "fidanzata" e di Rinaldo...).
Il giorno dopo (che per noi, causa jet leg, è iniziato alle 4.00!!!) ci siamo resi conto di quanto realmente fosse folle e affascinante la realtà in cui eravamo stati catapultati!!!!
Ci siamo diretti a Nord, verso la regione dei fantastici templi, kmer, buddisti, thailandesi, singalesi... Ovviamente anche lì ce ne sono capitate di tutti i colori: ci siamo persi altre 200 volte e siamo finiti a chiedere informazioni in una scuola elementare!!!






Condanna e privilegio dei viaggiatori solitari è proprio questo: la necessità- possibilità di fare i conti con l'imprevisto e l'imprevedibile, ma in questo modo di poter cogliere situazioni, sorrisi, dialoghi (più i primi che questi ultimi, visto che lì era come essere sordomuti in una dimensione aliena!, ma a gesti, sorrisi e inchini si riusciva a farsi capire, o almeno ci si rassegnava ad essere fraintesi con molta cordialità e ospitalità!) impossibili durante un viaggio organizzato in gruppo...


Poi mi si è rotta la macchina fotografica!!! La mia preziosissima reflex!!! Custode della memoria dei momenti speciali della mia vita!!! Dopo solo 5 giorni di viaggio!!!! Disperazione e sconforto... depressa come il Mar Caspio ho dovuto infilarmi le pive nello zaino e comprarmi una una schifosa compattina (infatti le foto sono quel che sono!) e rassegnarmi a portare sulle spalle il peso dell'inutile carcassa!... Nel frattempo, ho subito l'aggressione di un babuino tricofago... che mi si è appeso a zavorra sui capelli strappandomene una bella ciocca e poi mangiandoseli come fossero noodles... E qui devo rivolgere un "Grazie!" alla Lonely Planet! Cito testulamente: "Nascondete ciò che può sembrare cibo!" vi pare un avvertimento esaustivo in questo caso???? Cos'è mi hanno scambiata per un mazzo di barba di frate? O per una cascata di liane???!!!!

Dopo cavalli, asini e cammelli... contro ogni previsione sono sopravvissuta anche all'elefante senza esserne schiacciata o afferrata con la proboscide e shekerata... Che dire? Un mezzo di trasporto ingombrante, lento, sicuramente ecologico... simile a un divano alto tre metri, ispido e polveroso, fissato su montagne russe difettose e senza ammortizzatori... Un carro armato vivo che ha provato più volte ad assaggiarmi con la proboscide mentre gli stavo seduta sul cranio... Giustamente... avrà sentito un insettino sul coppino e avrà cercato di scacciarlo!!!  In ogni caso non è stata un'esperienza particolarmente rilassante, ma non potevo perdere l'occasione! Ora mi manca di cavalcare uno struzzo e poi penso che i mezzi di trasporto catalitici più stravaganti li avrò provati tutti!


Ho anche cercato di adeguarmi ai costumi locali, indossando i tipici collari delle donne dell'etnia chiamata Long Neck Karen... Ma poi ho ripiegato su una sfilata di braccialetti sonagliati... Idea di mio marito, probabilmente per non perdermi tra la folla di qualche mercato (visto che per non andare in crisi d'astinenza da bancarelle mi sono infilata in tutti i mercati "veri", cioè non turistici, che abbiamo incontrato sul nostro cammino!)... così me ne sono andata in giro tintinnante come un chihuahua!!!

Ci siamo spinti fino al confine con la Birmania, dove abitano profughi di varia etnia (tra cui quella cinese), che hanno costruito suggestivissimi villaggi tra le montagne... 


Dopo tanto sfacchinare (l'unica occasione in cui abbiamo soggiornato per 3 giorni nello stesso posto, sulle rive del lago di Mae Hong Son,  abbiamo trovato un bungalow in un belllissimo giardino - prezzo 15 euro per notte in due-, purtroppo popolato da galli giganti che non facevano altro che cantare e "controcantare" dalle cinque del mattino in poi!!!!) ci siamo concessi tre giorni nelle splendide isole del sud (per intenderci: quelle in cui sono stati girati i film "007" e "The Beach"!!!)....

L'accoglienza non è stata delle migliori...


Ma poi siamo stati ripagati!!! Per visitare alcune delle straordinarie meraviglie di questo arcipelago ci siamo imbarcati su un guscio di noce poco rassicurante, che ha metà del viaggio ha cominciato a imbarcare acqua (immaginate la mia faccia quando vedo il nostro "capitano" che con una ciotola comincia a buttarla fuoribordo!!!!).
Miracolosamente non siamo affondati, e così il giorno dopo abbiamo potuto prendere parte a una di quelle gite organizzate, orrendamente iperturistiche: 20 persone su un motoscafo a 200 km/h con le chiome al vento come in una parodia di "Bay Watch"... accompagnati da un'isola allìaltra, caricati, scaricati, pucciati a fare finto snorkeling (nella vana speranza di vedere pesci colorati che giustamente, troppo spaventati da questo branco di foche in bikini, hanno ben pensato di tenersi alla larga) ricaricati, riscaricati, nutriti, dissetati, ripucciati in acqua, ripescati, ristrizzati, e così via... un incubo? Forse... Ma è stato l'unico modo possibile per vedere posti paradisiaci!!!!



 

Abbiamo comcluso la nostra vacanza trascorrendo tre giorni a Bangkok... Una città incredibile! Elegantemente caotica! Luci ovunque, musica, profumi e puzze... C'è vita vera!

         



Gente che si fa massaggiare sul marciapiede o che pratica il "fish massage"...ovvero si immerge fino alle ginocchia in vasche piene di pesci... sconsiglio di provare nell'acquario di casa, per amore dei propri pesci rossi!!!



Bancarelle lungo tutte le strade, che preparano i cibi più assurdi e inidentificabili a tutte le ore!

 

  
Cavallette e altri insetti fritti, acquistabili anche in comodi sacchetti, come le patatine!!!

 

Pesci stesi ad essiccare come calzini!!! A proposito, con 35- 38 gradi e il 80-90% di umidità sono rimasta senza vestiti, perchè anche lavando non si asciugava nulla!!!Gli ultimi indumenti puliti li ho indossati per il volo di ritorno... e alla prima turbolenza ho avuto l'abilità di rovesciarmi addosso un bicchiere pieno di succo di pomodoro, così sono arrivata a Milano non solo sfatta e rinbambita, ma anche puzzolente di zuppa rancida!
Fortunatamente almeno la bottiglia di salsa d'ostrica (il condimento principale della cucina thailandese) che avevo spedito non mi è esplosa nella valigia, altrimenti sarei stata pronta per essere saltata nel wok con i noodles!!!



Ho scoperto cosa significa "piccante"... parlo del VERO PICCANTE!!! Ho passato più di una cena romanticamente a lume di candela, letteralmente piangendo nel piatto!


Ho scoperto che esistono tante concezioni di "taxi" (basta sapersi adattare!)



Ho scoperto che non sempre sono i clienti che vanno al ristorante, ma che talvolta avviene il contrario! 

 

     


 Grande viaggio, grandi emozioni, grande esperienza!!!! Grazie Thailandia!!!