Sono allergica alla domenica... l'ho sempre trovato un giorno piatto,
banale, atono... come il finale scontato di un film... Non mi piace
l'idea di alzarsi al mattino e avere davanti una giornata scandita da
rituali, pranzi, convenevoli.
Perciò ci sono cascata anch'io nella
trappola dello shopping domenicale! Ma siccome non sono normale, invece
di transitare da un negozio di abbigliamento all'altro, preferisco
chiudermi in qualche supermarket, sognando le ricette dellla settimana
seguente...
Sono entrata in quella categoria di persone perennemente
maledette dalle commesse: quelle che vanno a fare la spesa alle 8.30 del
mattino, che fanno coda alla cassa per pagare un mazzetto di salvia, o
che alle 19.00 scoprono di non avere il limone per le cozze e corrono
all'alimentari ritardandone la chiusura. Ancora non sono arrivata al
punto di fare la spesa la sera della Vigilia di Natale, ma se continuo
così il passo sarà breve!!!
Dunque oggi, come quasi tutte le domeniche
milanesi mi sono imbacuccata bene bene, munita di collant da elfo
(supercoprenti e lilla!), maglioncino, maglione, pile, sciarpa di pelo
(la pelle di foca non l'avevo, altrimenti avrei indossato anche quella) e
mi sono avventurata tra gli scaffalli della mia "boutique" preferita
(d'altronde in frigorifero avevo solo insalata e uova... e inventarsi
una cena con questi ingredienti non sarebbe stato uno scherzo!).
Ovvialemente arrivata alla cassa ho scoperto di aver dimenticato a casa
le borse della spesa (quelle comode comode di Ikea, che si piegano su se
stesse 15.000 volte, in modo che in borsa ce ne stanno tranquillamente
venti!)... e siccome sono contraria alla follia delle borse
biodegradabili da 10 cent l'una... mi è toccato infilarmi il coniglio nella
borsa da passeggio, lo stracchino nella tasca dei jeans, caricarmi le
braccia di ortaggi, tenere una busta di rucola in bocca e salire su una
metrò piena di "distinte signore" uscite a passeggio per far respirare i
visoni, o di ritorno dal centro cariche di sacchetti Louis Vuitton,
Gucci, Armani...fieramente abbracciata a un mazzo di broccoli come un
ninfa dei boschi!!! Che immagine verdeggiante! Quasi primaverile! Mi
sono guardata riflessa nei vetri della carrozza... e ho capito che
NON-SONO-NORMALE.... ma mi piaccio così!!!!
Buon lunedì a
tutti!!!! Il giorno più bello perchè pieno di prospettive per tutta la
settimana (ecco che i lavoratori mi maledicono!).
Le polpette non crescono sugli alberi... e su questo non ci piove. L'immagine della "polpetta" è utilizzata da Massimo Montanari come metafora dell'idea, che dopo essere stata appallottolata e infarinata deve riposare per rassodarsi. Questo blog nasce proprio come mio personale "archivio di polpette"... Raccolgo qui idee, speranze, esperienze e lascio che prendano forma... perchè "il riposo delle polpette è come il riposo dei pensieri: dopo un po', vengono meglio".
domenica 12 febbraio 2012
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E' vero tanto normale non sei ma in fondo(!) piaci così anche a me.........
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