(Eventi narrati e personaggi citati sono frutto del puro "spirito natalizio" dell'autrice; ogni riferimento a fatti o persone realmente esistiti o esistenti è da ritenersi del tutto casuale...ma inevitabile!)
Quando ero piccola il Natale era per me (come lo era per tutti gli altri bambini) solo pacchetti, nastri, lucine, attesa e meraviglia... Dopo aver scritto la classica epistola con invariabile incipit "Caro Babbo Natale" ed effusione nella celebrazione delle proprie doti di Heidi, non restava che confidare nell'efficienza delle Poste Italiane affinchè la missiva arrivasse fino al Polo Nord, Nuuk (capitale della Groenlandia), Korvatunturi (Finlandia) o ovunque altro si trovasse la dimora del vecchietto più famoso del mondo!
Era bello assistere alla preparazione della cena della Vigilia o del pranzo del 25... alle litigate telefoniche "A casa tua!"- "A casa mia!" (il gioco della patata bollente tra donne adulte desiderone di sfoderare le proprie doti di comari modello o, al contrario, di scaricare il fardello sulle spalle di qualche collega!). Poi per una settimana la cucina era tutta un brusio... un tintinnare di piatti, un mescersi di profumi... Piramidi di tartine accatastate qui e là, salsine misteriose sparse un po' su tutte le superfici, gelatine tremolanti, scampi vivi che cercavano una via di fuga dal lavello... Finiva sempre per volare qualche imprecazione da scottatura... e qualche mestolo! Magari in testa al gatto che cercava di addentare qualche gamberetto di straforo...
Nel frattempo io riuscivo sempre a rubare un po' della base per le tartine... una cremina morbida e rosea, che ancora oggi (nonostante possa vantare una discreta esperienza culinaria), giuro di non aver ancora capito cosa contenesse!!!
Oggi il mio Natale si preannuncia sempre con la ricerca dell'"albero perduto"... Ogni gennaio mi convinco di aver trovato un nuovo ripostiglio, più logico-comodo-"ovvio" per il mio abete sintetico di 120 cm... (sembra poco ma in proporzione al mio salotto svetta come la cima dell'Himalaya)...confidando nel fatto che "Tanto me lo ricordo"... e immancabilmente il dicembre successivo sono costretta a constatare di non sapere più dove l'ho nascosto... Così riparte la caccia! E quando la furbizia raggiunge livelli da premio Nobel, nascondo in posti diversi palline, luci e altre decorazioni... Così addobbare la casa diventa un'operazione che rischia di durare fino a Pasqua!
Quest'anno l'alberello era stato esiliato in cantina... in mezzo alla polpa di pomodoro preparata da mia suocera negli anni Venti e a tanti altri oggetti di assoluta inutilità mandati al confino nella speranza che si biodegradassero magicamente!... Ci ha messo una settimana a rintracciarlo, in compagnia di palline piene d'acqua a causa di qualche infiltrazione piovana! Quindi alle tradizionali operazioni natalizie si è aggiunta anche la necessità di shakerare palline e phonare stelle filanti...
Per fortuna non sono rimasta fulminata attaccando la spina delle lucine!
I regali: croce e delizia di questo fatato periodo dell'anno. "Utili", "sentiti", "dovuti", "pensati", "mirati", "azzeccati"... "riciclati"... Non raccontiamoci la frottola che "Basta il pensiero!"... Ce li aspettiamo... e dunque ci sentiamo in dovere di "ricambiare" a priori... e in tutto questo gioco di aspettative ci siamo autocondannati a un supplizio di scambievoli cortesie di cui forse lo scopo ci sfugge. C'è chi punta al colpo di scena, all'oggetto importante, costoso, "sberluccicante"... chi gioca sulle dimensioni (scatoloni enormi con fiocchi gicanteschi e contenuto discutibile!), sull'ingombro, sulla platealità... Altri preferiscono qualcosa di piccolo ma particolare, nascondibile o dimenticabile... (i pregi delle schifezze di piccole dimensioni è che si possono far sparire facilmente!)... in epoca di crisi sembra piuttosto legittimo puntare sulle confezioni... poca sostanza ma presentata con grazia!
Se con gli adulti ce la si può cavare con la tradizionale candela porta-fortuna, con la tisana aromatica che favorisce la depurazione dell'organismo dopo le gozzoviglie delle feste, con un paio di babbucce a forma di renna... Cosa si regala oggi ai bambini? O meglio: che cosa si regala ai bambini di oggi???
Quei pargoli che invece della classica "letterina" a Babbo Natale preferiscono servirsi di una molto più rapida e comoda mail... magari con richiesta conferma di avvenuta lettura.. così, tanto per stare tranquilli! Una versione contemporanea e tecnologica della vecchia "raccomandata con ricevuta di ritorno", per intenderci... Beata innocenza!
Orsetto, bambola, matite colorate, trenino elettrico??? Oggetti ormai sconosciuti, ostracizzati dall'infanzia dopo i primi due anni di vita... D'altronde se cominciamo ad abituarli fin dalla nascita con biberon a tripla tettarella, pannolini in gore tex, succhiotti con Swarovsky... poi non possiamo pretendere di cavarcela con un paio di paraorecchie pelosi e un bacio in fronte portato da "Gesù Bambino"! E dunque bisogna spremersi le meningi... innanzi tutto per decifrare acronimi, sigle, abbreviazioni, gruppi consonantici dal significato criptico di cui abbonda il lessico "giovanile" (tvb, cmq, trpp, cvd, sss, kkk... ???). Poi bisogna districarsi dalla selva tecnologica di Dvd, Mp3, Ipad, Ipod, tablet, game boy, play station, ecc... che impone di svolgere sulla letterina dei desideri un lavoro filologico paragonabile a quello compiuto per la Stele di Rosetta!
Rimpiangiamo i tempi del Monopoli e del Gioco dell'Oca... ma ancora non ci rassegnamo alla tristezza di una busta sottile sottile consegnata quasi di nascosto accompagnata dall'eloquente "Così ti compri quello che vuoi"... Troppa paura della reazione delusa? I bambini ne sanno molto più di noi in tema di inflazione...
Era bello assistere alla preparazione della cena della Vigilia o del pranzo del 25... alle litigate telefoniche "A casa tua!"- "A casa mia!" (il gioco della patata bollente tra donne adulte desiderone di sfoderare le proprie doti di comari modello o, al contrario, di scaricare il fardello sulle spalle di qualche collega!). Poi per una settimana la cucina era tutta un brusio... un tintinnare di piatti, un mescersi di profumi... Piramidi di tartine accatastate qui e là, salsine misteriose sparse un po' su tutte le superfici, gelatine tremolanti, scampi vivi che cercavano una via di fuga dal lavello... Finiva sempre per volare qualche imprecazione da scottatura... e qualche mestolo! Magari in testa al gatto che cercava di addentare qualche gamberetto di straforo...
Nel frattempo io riuscivo sempre a rubare un po' della base per le tartine... una cremina morbida e rosea, che ancora oggi (nonostante possa vantare una discreta esperienza culinaria), giuro di non aver ancora capito cosa contenesse!!!
Oggi il mio Natale si preannuncia sempre con la ricerca dell'"albero perduto"... Ogni gennaio mi convinco di aver trovato un nuovo ripostiglio, più logico-comodo-"ovvio" per il mio abete sintetico di 120 cm... (sembra poco ma in proporzione al mio salotto svetta come la cima dell'Himalaya)...confidando nel fatto che "Tanto me lo ricordo"... e immancabilmente il dicembre successivo sono costretta a constatare di non sapere più dove l'ho nascosto... Così riparte la caccia! E quando la furbizia raggiunge livelli da premio Nobel, nascondo in posti diversi palline, luci e altre decorazioni... Così addobbare la casa diventa un'operazione che rischia di durare fino a Pasqua!
Quest'anno l'alberello era stato esiliato in cantina... in mezzo alla polpa di pomodoro preparata da mia suocera negli anni Venti e a tanti altri oggetti di assoluta inutilità mandati al confino nella speranza che si biodegradassero magicamente!... Ci ha messo una settimana a rintracciarlo, in compagnia di palline piene d'acqua a causa di qualche infiltrazione piovana! Quindi alle tradizionali operazioni natalizie si è aggiunta anche la necessità di shakerare palline e phonare stelle filanti...
Per fortuna non sono rimasta fulminata attaccando la spina delle lucine!
I regali: croce e delizia di questo fatato periodo dell'anno. "Utili", "sentiti", "dovuti", "pensati", "mirati", "azzeccati"... "riciclati"... Non raccontiamoci la frottola che "Basta il pensiero!"... Ce li aspettiamo... e dunque ci sentiamo in dovere di "ricambiare" a priori... e in tutto questo gioco di aspettative ci siamo autocondannati a un supplizio di scambievoli cortesie di cui forse lo scopo ci sfugge. C'è chi punta al colpo di scena, all'oggetto importante, costoso, "sberluccicante"... chi gioca sulle dimensioni (scatoloni enormi con fiocchi gicanteschi e contenuto discutibile!), sull'ingombro, sulla platealità... Altri preferiscono qualcosa di piccolo ma particolare, nascondibile o dimenticabile... (i pregi delle schifezze di piccole dimensioni è che si possono far sparire facilmente!)... in epoca di crisi sembra piuttosto legittimo puntare sulle confezioni... poca sostanza ma presentata con grazia!
Se con gli adulti ce la si può cavare con la tradizionale candela porta-fortuna, con la tisana aromatica che favorisce la depurazione dell'organismo dopo le gozzoviglie delle feste, con un paio di babbucce a forma di renna... Cosa si regala oggi ai bambini? O meglio: che cosa si regala ai bambini di oggi???
Quei pargoli che invece della classica "letterina" a Babbo Natale preferiscono servirsi di una molto più rapida e comoda mail... magari con richiesta conferma di avvenuta lettura.. così, tanto per stare tranquilli! Una versione contemporanea e tecnologica della vecchia "raccomandata con ricevuta di ritorno", per intenderci... Beata innocenza!
Orsetto, bambola, matite colorate, trenino elettrico??? Oggetti ormai sconosciuti, ostracizzati dall'infanzia dopo i primi due anni di vita... D'altronde se cominciamo ad abituarli fin dalla nascita con biberon a tripla tettarella, pannolini in gore tex, succhiotti con Swarovsky... poi non possiamo pretendere di cavarcela con un paio di paraorecchie pelosi e un bacio in fronte portato da "Gesù Bambino"! E dunque bisogna spremersi le meningi... innanzi tutto per decifrare acronimi, sigle, abbreviazioni, gruppi consonantici dal significato criptico di cui abbonda il lessico "giovanile" (tvb, cmq, trpp, cvd, sss, kkk... ???). Poi bisogna districarsi dalla selva tecnologica di Dvd, Mp3, Ipad, Ipod, tablet, game boy, play station, ecc... che impone di svolgere sulla letterina dei desideri un lavoro filologico paragonabile a quello compiuto per la Stele di Rosetta!
Rimpiangiamo i tempi del Monopoli e del Gioco dell'Oca... ma ancora non ci rassegnamo alla tristezza di una busta sottile sottile consegnata quasi di nascosto accompagnata dall'eloquente "Così ti compri quello che vuoi"... Troppa paura della reazione delusa? I bambini ne sanno molto più di noi in tema di inflazione...
Vogliamo poi parlare del dibattito per la scelta delle portate per
pranzo/cena di Natale/Vigilia? I comizi iniziano a metà ottobre: da una
parte la suocera sfodera un metaforico branzino al sale e lo agita in
aria con fare minaccioso sostenendo una cena a base di pesce...
Dall'altra parte la nuora
risponde cullando un cappone con un braccio e brandendo nell'altra mano un mattarello difendendo il suo pranzo a base di tortellini e pennuto ripieno! Le votazioni si aprono a fine novembre... I parenti sono chiamati ad esprimersi tramite plebiscito; la segretezza del voto non è garantita... e una decisione sbagliata può provocare conseguenzesulla pace famigliare destinate a protrarsi per tutto l'anno a venire!
Di solito la faccenda si risolve con un menù assolutamente sbilanciato (primo di pesce, secondo di carne o viceversa, e antipasto misto) o faraonico (due portate di tutto, rispettivamente nella versione carne e pesce, più dieci mila contorni perchè ciascuna delle contendenti cercherà di battere l'avversaria a colpi di garniture inaspettate!)... Cui seguono sei mesi di dieta rigida... possibilmente liquida!
Però Natale è sempre Natale! Qualche pacchetto verrà sbilenco, qualcosa si brucerà, qualche regalo ricevuto si rivelerà una schifezza tremenda... Le calze si smaglieranno 20 secondi prima dell'arrivo degli ospiti, un bigodino ci resterà incastrato tra i capelli e saremo costrette a tenercelo sulla nuca, nascosto sotto i capelli per tutta la sera... Alle 23 saremo talmente stracotte da desiderare di infilarci un invernalissimo pigiama a points, pensando "Chissenefregadellamezzanotte"... Ma è Natale, capita una volta all'anno... Godiamocelo in tutti questi aspetti perchè basta un battito di ciglia, uno "scartoccìo" (neologismo mio) di pacchetti, due fiocchi di neve... e sarà di nuovo Ferragosto!
risponde cullando un cappone con un braccio e brandendo nell'altra mano un mattarello difendendo il suo pranzo a base di tortellini e pennuto ripieno! Le votazioni si aprono a fine novembre... I parenti sono chiamati ad esprimersi tramite plebiscito; la segretezza del voto non è garantita... e una decisione sbagliata può provocare conseguenzesulla pace famigliare destinate a protrarsi per tutto l'anno a venire!
Di solito la faccenda si risolve con un menù assolutamente sbilanciato (primo di pesce, secondo di carne o viceversa, e antipasto misto) o faraonico (due portate di tutto, rispettivamente nella versione carne e pesce, più dieci mila contorni perchè ciascuna delle contendenti cercherà di battere l'avversaria a colpi di garniture inaspettate!)... Cui seguono sei mesi di dieta rigida... possibilmente liquida!
Però Natale è sempre Natale! Qualche pacchetto verrà sbilenco, qualcosa si brucerà, qualche regalo ricevuto si rivelerà una schifezza tremenda... Le calze si smaglieranno 20 secondi prima dell'arrivo degli ospiti, un bigodino ci resterà incastrato tra i capelli e saremo costrette a tenercelo sulla nuca, nascosto sotto i capelli per tutta la sera... Alle 23 saremo talmente stracotte da desiderare di infilarci un invernalissimo pigiama a points, pensando "Chissenefregadellamezzanotte"... Ma è Natale, capita una volta all'anno... Godiamocelo in tutti questi aspetti perchè basta un battito di ciglia, uno "scartoccìo" (neologismo mio) di pacchetti, due fiocchi di neve... e sarà di nuovo Ferragosto!
E poi quale altra occasione abbiamo di indossare quei maglioni orribili, pacchianissimi, rigorosamente fatti a mano (da qualche nonna che affettuosamente ci odia)... con renne, fiocchetti e pon pon che ci fanno assomigliare a simpatiche slitte tintinnanti??!??!?!
e allora..... Buonissimo Natale!!!!!!
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